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Illusory

Illusory1Tre amici, Ivan Fucci, Claudio Gerardi e Fabiana Calvo, che si incontrano sui banchi di scuola, il liceo artistico Renato Cottini, tutti accumunati dalla stessa passione, quella per lo "stile street".

Ognuno dopo il liceo compie il proprio percorso per poi ritrovarsi, ognuno con il proprio bagaglio di formazione, e creare insieme“Illusory” insieme all’amico Alberto Caputo.

Di frequente ci domandiamo se sia normale una società in cui le persone siano insoddisfatte, nevrotiche, infelici, costrette, per ragioni di AbitoIllusorysopravvivenza, a recitare ruoli in cui non si ritrovano e mansioni che detestano, cercando il più possibile di rientrare nei parametri prestabilisti dalla società.

Questo genera un senso di frustrazione quasi impercettibile e che cerchiamo di anestetizzare accumulando cose di ogni genere ed inseguendo cose evanescenti, dipendenze. Si può essere dipendenti da persone, da sostanze, da idee e pregiudizi, si può essere dipendenti da uno status sociale? Il nostro scopo è riconoscere l’illusione, il nostro scopo è rompere l’illusione per agire in funzione di ciò che siamo realmente.

Twicetoonice

TwicetoniceUn brand italiano di streetwear nato da due amici nel 2014 vicino a Torino. Fin dalla prima collezione abbiamo cercato di differenziarci dando un’impronta unica e riconoscibile alle nostre collezioni.Twincetoonice1

Avendo entrambi un ampio background musicale alle spalle, prendiamo ispirazione sia dalla scena clubbing/undergound che dalla scena hip-hop/trap, andando a creare un nuovo punto di incontro tra i due universi.

AbitoTwicetooniceI nostri capi sono stati indossati da ambassador come Loco Dice, Cosmo, Yaya, Laioung e molti altri.

Abbiamo inoltre avuto la fortuna di collaborare con molti artisti creando capsule collection in edizione limitata, come l’ultima firmata RIFFBLAST.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

Urbanart

UrbanartL’arte per molto tempo ha a favorito nel pubblico l'educazione di preferire la tecnica dello shock o quella di un ostentato elitismo, ma qualcosa forse sta cambiando: lo si vede, lo si Urbanart3sente, lo ricerchiamo giorno per giorno noi di urbanart.

Più che a scoprire l’ignoto, cerchiamo di abituarci a guardare quello che abbiamo sotto gli occhi e a trasferirlo negli oggetti che realizziamo, applicando ad essi la libertà e la freschezza Urbanart1espressiva dei giovani e l'esperienza un po' folle di qualcuno più maturo.

L’arte dopo tanto virtuale torna piano piano ad essere reale, è Urbanart2una sensazione piacevole che non deve trasformarsi in conoscenza, ma più semplicemente richiede di vedere ogni realizzazione o manufatto in relazione con il contesto che la accoglie.
 
Questo non vuol dire rinunciare a pensare, ma farlo in sintonia con l’ambiente, sentendo ogni oggetto legato con ciò che lo circonda